Guadagnare con Adsense


Uno dei modi utilizzati dalle aziende per promuoversi è pubblicare delle inserzioni su YouTube. YouTube non trattiene tutti i soldi che riceve dagli inserzionisti ma dà una parte al creatore dei contenuti. Se il creatore dei contenuti ha la partner diretta con YouTube riceve subito i soldi di mese in mese. Se invece è all’interno di un MCN (multi Channel network, chiamato anche solo network), i soldi arriveranno prima al network e in un secondo momento, in base al contratto, verrà riconosciuta una percentuale allo YouTuber. Generalmente i network trattengono tra il 5% e il 30% del totale. Il guadagno di uno YouTuber ogni 1000 impressioni si chiama RPM (revenue per mille) e va di pari passo con il costo che le aziende hanno per fare inserzioni CPM (cost per mille). Maggiore sarà il costo per le aziende e maggiori saranno i guadagni per i creatori di contenuti. Il CPM è determinato dalla legge del mercato, più le aziende vogliono spendere in inserzioni su YouTube e maggiore sono i costi. Di conseguenza il CMP varia in base a molti fattori tra cui il mese e il Paese in cui sono indirizzate le inserzioni. Per esempio in periodi come dicembre gli inserzionisti spendono molti soldi su YouTube facendo salire il prezzo delle inserzioni e il guadagno degli youtuber, in periodi come gennaio generalmente avviene il contrario.

Negli Stati Uniti il CPM è molto più alto rispetto all’Italia perché le aziende sono più propense a pubblicizzarsi sui social e la pratica è molto più diffusa. Un altro fattore che determina quanto sia alto o basso il CPM è l’argomento del video. Ogni volta che un’azienda fa una campagna pubblicitaria cerca sempre di raggiungere il suo target indirizzando gli annunci a certe categorie di video. In alcuni mercati la domanda di inserzioni è più alta rispetto ad altri. Le pubblicità di prodotti finanziari e legate alla finanza generalmente sono più pagate delle inserzioni sui giocattoli. Quindi un video in lingua inglese pubblicato a Dicembre che para di finanza avrà un CPM decisamente più alto di un video in lingua italiana a tema videogiochi pubblicato ad Agosto.
Stringere accordi con i brand

La monetizzazione con Google Ads è uno dei tanti modi utilizzati dalle persone che lavorano con youtube per finanziarsi. Questo metodo è automatico e non implica nessun rapporto diretto tra lo youtuber e l’inserzionista. Spesso però, le aziende al posto di pubblicare i loro annunci attraverso Google, chiamano direttamente il creatore dei contenuti per proporgli una collaborazione. Ecco un esempio pratico:
Ho un canale di chitarre con 100.000 iscritti, il mio pubblico è al 100% interessato alle chitarre. Quando la super nuova azienda di chitarre lancerà la nuova pedaliera fantastica sul mercato, contatterà il mio canale YouTube per proporre una collaborazione. Anche lo youtuber può contattare l’azienda ma generalmente avviene il contrario e generalmente il contatto avviene tramite mail. In questo modo l’azienda di chitarre risparmierà soldi rispetto a mandarli ovunque e senza sapere chi li guarda, e potrà affidarsi ad un’influencer con un pubblico ben specifico che si fida di lui. È una soluzione in cui tutti vincono. L’azienda è felice perché riesce a risparmiare e ad arrivare al proprio target. Il creatore di contenuti è felice perché riesce a finanziarsi. I fan del creatore dei contenuti sono felici perché ricevono un parere onesto da una persona di cui si fidano su un prodotto di loro interesse. Non sempre i rapporti tra azienda e youtuber sono diretti, spesso gli influncer tra cui anche molti youtuber sono rappresentati da agenzie di management che gestiscono i rapporti commerciali di questo tipo.
Vendere prodotti e servizi personali

Si tratta della vendita di prodotti e servizi personali, possono essere prodotti fisici come il merchandising e i libri, prodotti digitali come la vendita di corsi online e Ebook, o possono essere servizi come la vendita di consulenze di vario tipo. È un modo un po’ più difficile per finanziarsi e generalmente viene preferita la formula precente, ma la vendita di prodotti e servizi, se fatta bene, penso che sia il modo di guadagnare più remunerativo per un influencer. Un esempio reale, e ormai un po’ antico, sono i due YouTuber Jesse e Kong, fondatori del canale Simple Pickup (canale ormai defunto)che ha raggiunse vari milioni di iscritti. Iniziarono facendo video dove rimorchiavano ragazze in giro per le strade di Los Angeles e spiegavano in una rubrica secondaria come approcciarle e avere self confidence. Intorno al 2015 lanciarono il proprio corso online dettagliato su quelle tematiche. I loro iscritti al canale erano tutti fidelizzati ed erano felici di poter comprare un corso del genere. Lo hanno acquistato un sacco di persone e i due giovani sono diventati milionari. Ho fatto questo esempio perché è il primo in cui mi sono imbattuto nella mia vita, negli anni ho incontrato casi anche di maggiore successo di persone italiane con seguiti neanche spaventosamente alti. Ovviamente i soldi non possono essere il fine ultimo, per questo genere di attività ci saranno scogli che solo la passione può sormontare.
La prima regola è perseverare.
L’unico modo per perseverare, anche quando si fallisce, è essere appassionati in ciò che si sta facendo.
Fare Affiliate Marketing

Le affiliazioni sono un altro metodo utile per finanziarsi, utilizzate soprattutto dagli YouTuber che nei loro video presentano sempre nuovi prodotti, come i video di tecnologia, trucco, moda etc. L’affiliazione funziona così:
Guadagni per ogni prodotto che riesci a vendere.
Alcune affiliazioni sono aperte a tutti come i codici“Porta un amico” delle varie app, altre sono accordate ad hoc tra il cliente e l’influencer. Se trovassi un prodotto che mi piace tanto, potrei contattare le aziende e proporre un’affiliazione. Questa sarebbe una situazione vincente sia per me che per l’azienda ma solo nel caso in cui io stia sponsorizzando un prodotto che amo e ritengo utile per la mia community. Infatti, promuovendo prodotti o servizi scadenti, rischierei di perdere la fiducia del pubblico, elemento fondamentale per uno Youtuber o un inflencer.
Cosa fa l’Influencer e come guadagna
“Influencer” è un termine molto generico, infatti indica chiunque eserciti un’influenza su qualcuno. Stando a questa definzione (inventata sul momento), gli influencer sono sempre esistiti però il termine, nell’ambito del marketing, si è diffuso insieme al crescente utilizzo dei social media per fare pubblicità. Ad oggi questo metodo è estremamente efficace per chi vende, infatti il passaggio da una storia di Instagram all’acquisto può avvenire con un semplice swipe up. Anche il micro e il nano Influencer possono far passare le persone che lo seguono dalla visione all’azione in un secondo. La diffusione dei social media ha completamente stravolto il modo di fare pubblicità. L’Influencer da un punto di vista del mercato non è altro che un grande cartellone pubblicitario.
È giusto o sbagliato?
Non dipende dall’atto in sé di fare pubblicità ma dal singolo influencer. La mia politica sul canale youtube è di promuovere solo le cose che utilizzo e che mi piacciono. Altri non si pongono limiti, fanno un sacco di pubblicità e promuovono cose che nemmeno hanno provato. Non condivido questo comportamento ne per ragioni etiche che per ragioni strategiche. Gli influencer guadagnano solo perché hanno una community che li segue. Il loro lavoro non consiste nel fare la foto su Instagram o il video su YouTube. Il vero lavoro è quello di far crescere la propria audience e per farlo non si possono propinare schifezze, tradire la fiducia del proprio pubblico è l’errore peggiore che si possa fare. Se sul mio canale YouTube iniziassi a proporvi sistematicamente collaborazioni con brand che contraddicono i miei valori sembrerei una persona incoerente e il mio pubblico smetterebbe di seguirmi. Io non lo faccio perché il mio obiettivo è a lungo termine. Non voglio guadagnare il più possibile adesso ma preferisco dare la priorità alla crescita del canale
Linee guida utili per fare Influencer Marketing dal punto di vista del brand

L’influencer marketing è uno degli strumenti più efficienti al momento per fare pubblicità, gli obiettivi sono generalmente due:
- Generare conversioni. Trovare nuovi clienti nel breve periodo successivo alla campagna. Come per esempio tutte le persone che comprano un determinato prodotto linkato nella descrizione di un video di YouTube.
- Aumentare la brand awareness. a prescindere dalle conversioni, è importante far girare il nome del proprio brand e condividere i propri valori al pubblico in modo da rimanere nelle loro menti.
Scegliere l’Influencer adatto al proprio brand non è semplice, ma ci sono alcuni consigli per evitare di commettere errori.
Nicchia e posizionamento

È saggio scegliere qualcuno di influente e autorevole nello stesso mercato del nostro prodotto, più l’influencer è specifico meglio è!
Esempio:
Se fossi un brand di bricolage mi converrebbe molto di più contattare uno YouTuber che parla di fai da te rispetto a un gamer. Anche se il gamer avesse 2 milioni di iscritti e il ragazzo del fai da te ne avesse 10 mila. Collaborare con influencer specifici e coerenti con il proprio prodotto è la scelta che offre maggi possibilità di guadagno e generalmente è anche la più economica.
Fruire da spettatori
E’ utile tenersi aggiornati come fruitori per capire chi influenza veramente. Siate sempre alla ricerca di qualche perla nascosta e siate fan delle persone che scegliete come Influencer. Alcune dinamiche dei social si possono capire solo se ci si tiene aggiornati con la fruizione di contenuti.
Misurare l’engagement
Non bisogna mai fermarsi al numero di followers, spesso è un dato fuorviante che non descrive veramente il bacino di utenza veramente influenzato. Bisogna valutare il coinvolgimento del pubblico, prestando attenzione a dati come:
- numero di like
- numero e contenuto dei commenti
- spettatori unici (copertura)
- nel caso dei video il dato più significativo è il watchtime, minuti visualizzati, secondo YouTube è il dato più importante in assoluto
Può essere utile studiare anche i risultati delle collaborazioni precedenti svolte dall’influencer. Analizzando questi dati si può scoprire chi ha veramente un potere da influencer e chi ha solamente numeri sterili (e tutte le vie di mezzo)
Priorizzare i video
A parità di costo e fan baseè migliore una campagna di influencer marketing su YouTube rispetto ad Instagram. Vedere per un secondo una foto di Instagram vale infinitamente meno rispetto a vedere 10 minuti di video su youtube. Inoltre le storie (se fatte con criterio) funzionano molto meglio dei post. Anche se spesso gli influencer chiedono meno soldi per le storie brandizzate rispetto ai post brandizzati. A parità di costo è meglio dare la priorità ai video.
Misurare i risultati
Dopo aver svolto le proprie campagne si deve verificare se sono andate bene o male, capire cosa si è sbagliato, quanto hanno convertito e leggere i commenti. Per farlo vanno utilizzati link tracciati per controllare il traffico, richiedere tutti gli insight possibili (watchtime, impression, views, like, commenti, coperturav), non limitarsi a controllare le conversioni ma cercare di misurare la risposta del pubblico e la brand awareness.
Quanto guadagna uno YouTuber
YouTuber è una parola che viene utilizzata per descrivere una persona che fa video su YouTube.
Ogni Youtuber ha un modo di guadagnare differente.
Esattamente come un attore, uno YouTuber può guadagnare tantissimo quanto pochissimo. George Clooney guadagna più di chi fa le comparse nel fine settimana. Lo YouTuber americano con 10 milioni di iscritti guadagna infinitamente di più di uno YouTuber italiano con 50.000 iscritti. Inoltre anche YouTuber con numeri simili posso guadagnare somme completamente diverse in base a quanto sono bravi a monetizzare la loro audience e in base ai contenuti che propongono. Alcuni contenuti sono più monetizzabili di altri.
Per esempio:
Uno youtuber generalista con numeri molto alti potrebbe guadagnare di meno rispetto a uno YouTuber molto più piccolo che fa parte di una nicchia specifica, con un pubblico molto affezionato e alto spendente, che compra i suoi corsi o i suoi servizi. C’è uno YouTuber che si chiama Stephan Graham che parla di finanza su YouTube e condivide senza problemi i guadagni che fa con Adsense. A parità di views i suoi guadagni di Adsense sono quasi 10 volte più alti dei miei. Stephan Graham anche rispetto agli altri YouTuber americani guadagna molto di più perché la sua nicchia, la finanza, è molto più pagata rispetto a qualsiasi altra. I perché dipende, come dicevo all’inizio, dalla legge del mercato, specialmente negli stati uniti, le aziende in ambito finanziario investono molto in pubblicità e la quantità di video da destinare a queste pubblicità non è alta come per le altre categorie.
Io nel 2019 io con Adsense ho guadagnato 46.142,62 € lordi che è tantissimo, magari con le stesse visualizzazioni un canale differente avrebbe fatto meno soldi.Ho fatto questi soldi a fronte di 25,9 milioni di visualizzazioni totalizzate lo scorso anno.
Stephen Graham, con le stesse visualizzazioni avrebbe guadagnato forse 500 mila euro.